Realizzo quadri contemporanei “dipinti con la macchina fotografica o con altre tecniche digitali”, su tela, sconfinando sovente nell’astratto apparente… trama dell’invisibile. Sondare il sensazionale a volte invisibile, micro e macro, presente attorno a noi, dentro di noi, nella natura e negli oggetti più comuni, è la molla, l’energia motivante.

Mi piace guardare “con altri occhi” le opere della natura e dell’uomo per scoprire la grandezza, spesso non percepita, dell’esistenza e fissarla in un quadro andando oltre il dato puramente oggettivo, fino ad immergermi in quella trama dell’invisibile che si può vedere solo con altri occhi. L’universo liquido, mobile e dinamico, che vive di riverberi diventa soggetto privilegiato di quadri solo apparentemente astratti, nei quali il micro assume la valenza del macro e l’immagine si trasforma in sensazione percettiva libera di scorrere da un punto all’altro della superficie. Una bottiglia di plastica, una lamiera arrugginita, un vetro rotto, una foglia, un riflesso sull’acqua, un pensiero filosofico divengono, attraverso la selezione di particolari evocativi, tappe di una storia carica di significati, invisibili ad uno sguardo superficiale, allusivi a una dimensione altra.

La banalità non esiste se non in qualche pensiero e azione dell’uomo. Tutto è trascendentale. Indagare la realtà sensazionale di cui facciamo parte, estesa miliardi di anni luce, mi affascina come null’altro. Opere della natura e dell’uomo, osservate con altri occhi, sprigionano domande, domande, domande. E risposte… trama dell’invisibile.